Natale sta arrivando e abbiamo una sola certezza: il 25 dicembre 2020 sarà una data che ricorderemo a lungo. Abbiamo passato anni a fare i malmostosi per gli infiniti pranzi natalizi con tonnellate di agnolotti e decine di parenti. Ora che la scala 40 con il pusàcafè in coppia con il prozio novantenne di Rosazza è vietata ci rendiamo conto che non aveva senso lamentarsi.
Senza andare in paranoia possiamo provare a pensare ad un Natale diverso, più intimo e se possibile di sostegno per chi maggiormente ha subito le conseguenze economiche della pandemia Covid-19. Non solo tramite i consueti canali della solidarietà, ma anche nel modo più semplice: fare lavorare quante più persone possibile.
Dopo aver sostenuto l’hashtag #RegaliAmoBiellese, perché non coccolarci con un pranzo di Natale zero sbatti? Per noi può cucinare qualcun altro…
Molti ristoranti biellesi si stanno attrezzando, sia in presenza che da asporto o a domicilio per poter lavorare durante le festività, in sicurezza e nel rispetto delle regole a tutela della salute dei propri clienti e dipendenti.
Un po’come è avvenuto qualche settimana fa durante il Ben Cuncià, il festival diffuso della polenta concia, questa è un’altra occasione per sostenere le attività locali e, anche grazie alle condivisioni sui social, sentirci con il cuore più vicini.
Si inizia a vedere la luce in fondo alla galleria (di Rosazza), arriviamoci con la pancia piena!
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Un po’ di menù a caso che ci sono passati sotto gli occhi…
Mandateci i vostri menù, li pubblicheremo in questa pagina…